lunedì 14 gennaio 2008

Che razza di genitori!

A volte mi capita di leggere testi o ascoltare canzoni e pensare: "Perchè non sono capace di esprimere questi pensieri che condivido?" Quale sia la causa non voglio approfondirlo per ora, quindi mi limito a riportare di seguito un'articolo apparso su La Repubblica di Venerdì 4 Gennaio 2008 scritto da Massimo Ammaniti. Sono genitore, partecipo alla vita della scuola e vivo alcune delle situazioni descritte nell'articolo e non posso che condividerle.
IL CAPITALE DELLA FAMIGLIA
Scopriamo una nuova categoria di genitori, quelli che sovrastano la vita dei figli come elicotteri. E a proposito dei comportamenti dei genitori sono abbastanza note le ricerche americane fatte da Steinberg sui genitori autorevoli oppure quelli poco presenti nella vita dei figli, che li trascurano. Sicuramente si trattava di ricerche psicologiche degli anni '80, quando erano riconoscibili gli stili dei genitori e i figli in ogni famiglia erano ancora abbastanza numerosi. Da allora molte cose sono cambiate perlopiù in ogni famiglia vi è un solo figlio o al massimo due e i genitori investono tutte le loro aspettative su quell'unico figlio. Lo proteggono in modo spesso eccessivo, cercano di anticipare o per lomeno di assecondare i suoi desideri, lo seguono facendogli fare danza, musica e judo, lo aiutano a socializzare invitando i suoi amichetti a casa e organizzando piccole festicciole. E' quasi inevitabile che il bambino diventi il capitale sociale della famiglia e dopo averci investito così tante risorse i genitori devono difendere il figlio dagli insegnanti che non lo apprezzano quanto meriterebbe. E' cronaca quotidiana in Italia, i genitori iperproteggono i figli alimentando il loro narcisismo e il loro rifiuto di sottostare alle regole della scuola. Ma in questo articolo sui genitori elicottero c'è un aspetto nuovo che ancora non conosciamo in Italia: il genitore allenatore e manager che vuole valorizzare al massimo le capacità del figlio ottenendo per lui migliori "benefits". Probabilmenteè una variante del nepotismo italiano, qui da noi vale la raccomandazione ottenuta dal conoscente potente indipendentemente dal fatto che il figlio valga o no, mentre in Inghilterra il genitore elicottero cerca di valorizzare al massimo nel mercato del lavoro le potenzialità del figlio. Non è una piccola differenza, dauna parte vale il clientelismo familiare, mentre dall'altra c'è una valorizzazione del capitale sociale familiare nel mercato della domanda e dell'offerta, dove il merito ha il suo peso. Quello che invece è uguale riguarda l'intrusione dei genitori nella vita dei figli, che per certi versi rimangono a lungo dipendenti dai propri genitori, incapaci di prendere le proprie decisioni ed affrontare la vita con le proprie gambe. Quantunque il termine bamboccioni usato da Padoa Schioppa abbia suscitato reazioni sdegnate segnalava un problema che riguarda molti giovani in Italia, ma anche in altri paesi europei. ( Massimo Ammaniti)

2 commenti:

Franca ha detto...

Sarà anche una frase trita, ma il mestiere di genitore è molto difficile anche perchè ogni figlio è diverso e quindi con ognuno bisogna adottare comportanti e strategie diverse.
Qual'è la ricetta giusta?

Il Furioso ha detto...

La ricetta giusta è molto difficile da trovare anche perchè dosare amore, obbiettività, coscienza, civiltà e rispetto non è uno scherzo da ragazzi. Nel caso della scuola penso che se si partisse innanzitutto dal rispetto della figura insegnante da parte dei genitori siamo già a buon punto. Anche se non condividiamo certe scelte del corpo insegnante cerchiamo di non mostrare ai nostri figli sempre le "mae" e le "prof" come portatrici sane di comportamenti sempre errati. Molti genitori lo fanno...