sabato 12 gennaio 2008

Mia moglie

Qualche giorno fa ho trovato su una porta di casa un foglio stampato, fra gli avvisi di pagamento, gli appuntamenti del dentista e l'orario scolastico dei figli. Si tratta di una poesia messa li forse per far riflettere. Io l'ho letta purtroppo ed ho tratto un'amara considerazione. Tutti noi lentamente muoriamo, spiritualmente. Muoriamo nel nostro correre frenetico di tutti i giorni, nel ricercare la felicità in cose materiali, nel non trovare il tempo per giocare, nel non sapere guardare in cielo e pensare. Mi sono ritrovato anch'io nelle poesia appesa sulla porta...


LENTAMENTE MUORE
Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ognigiorno gli stessi percorsi,chi non cambia la marcia,chi non rischia e cambia colore dei vestiti,chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,chi preferisce il nero su biancoe i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni,proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle chefanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuoredavanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,chi e’ infelice sul lavoro,chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno,chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire aiconsigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,chi non legge,chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lasciaaiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna odella pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi nonrisponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che esserevivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fattodi respirare.
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicita’.
Pablo Neruda

6 commenti:

guccia ha detto...

Questa società "mercatocentrica" ha distrutto gli incredibili valori dell'ozio e della curiosità, della cultura. Non abbiamo tempo per vivere e cioè per pensare, godere del bello, aiutare, stare con chi amiamo. E ce ne rendiamo conto sempre quando è troppo tardi. Neruda è uno dei miei autori preferiti e lui, davvero, sa cosa significa il colore della terra e del cielo, un sapore e un profumo condiviso, come conosceva l'importanza della lotta, il garantire a tutti le stesse possibilità.

Bellissimo post. Che fa riflettere.

Franca ha detto...

Neruda è stato uno dei miei grandi amori giovanili (insieme a Pasolini) e di lui ho l'opera completa.
La sua forza, il suo amore struggente per la sua terra per me sono stati sempre una grande spinta

Il Furioso ha detto...

Puoi suggerirmi qualche indicazione per approcciarmi alla poesia di Neruda? Mi hanno colpito alcuni versi che ho visto inseriti in alcuni quadri molto suggestivi e mi piacerebbe approfondire la conoscenza.

Franca ha detto...

Suggerimenti di che tipo?
Titoli di raccolte?

guccia ha detto...

Posso intromettermi?
Lo faccio così:
Neruda per guccia
Oltre questi, credo, "Per nascere son nato" che devo ancora leggere.

Anonimo ha detto...

Spegnere la televisione e uscire...

"Per tutti coloro che cercano di non perdere tempo nella loro rincorsa quotidiana cosa si perdono?
...Il Tempo"
Mario Rigoni Stern